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NEWS AMBIENTALI

28 Agosto 2008 - La NYK sceglie il sole
La compagnia giapponese NYK ha intenzione di utilizzare l'energia solare per dare spinta propulsiva a navi car-carrier da 60.000 tonnellate, lunghe 200 metri e capaci di portare fino a 6400 automobili. L'energia solare viene attualmente già utilizzata per muovere battelli a Sydney che collegano le banchine del porto, traghetti a Londra che effettuano dei minitour senza consumare una goccia di combustibile. Il progetto della NYK è di realizzare il loro proposito nei prossimi tre-cinque anni, una volta sciolto l'ultimo nodo riguardante la resistenza dei pannelli solari alle sollecitazioni del moto ondoso. In tre anni NYK si propone di dotare tutte le sue car-carrier con pannelli solari, dimezzando in tal modo il consumo di combustibile. In seguito il progetto dovrebbe estendersi anche alle portacontainer ma in tal caso non si potrà avere una fornitura di energia superiore al 30% di quella necessaria alla propulsione della nave.
Shippingonline

25 Agosto 2008 - Al via la revisione per regolamenti più stringenti per le emissioni
Il Califonia Air Resource Board (ARB) invita l'industria marittima a commentare gli emendamenti proposti per i regolamenti relativi alle emissioni provenienti dalle navi oceaniche quando esse si trovino ormeggiate all'interno del porto della California. Questi regolamenti hanno il proposito di ridurre le emissioni dei motori ausiliari prendendo in considerazione anche l'ipotesi del cold ironing.
Una prima ipotesi, nota come "reduced onboard power generation", prevede una combinazione di spegnimento dei motori ausiliari per una certa percentuale del tempo di visita della nave in porto con la riduzione della generazione di energia dai motori ausiliari. La proposta prevede che dal 1 Gennaio 2014 i motori ausiliari vengano spenti (eccetto che per le tre o cinque ore di operazioni) per il 50% del tempo di visita della nave e che la riduzione dell'energia prodotta mediante tali motori sia del 50%. A partire invece dal 1 Gennaio 2017 i motori ausiliari dovranno essere spenti per il 70% del tempo complessivo di visita con un riduzione della potenza erogata del 70%, con un successivo incremento all'80% dal 1 Gennaio 2020.
La seconda opzione nota come "equivalent emission reduction option", richiede una riduzione del 10% delle emissioni prodotte all'ormeggio a partire dal 2010, del 25% dal 2012, del 50% dal 2014, del 70% dal 2017 e dell'80% dal 2020.
Ulteriori raccomandazioni includono la modifica dei regolamenti per assicurare ad una nave di non essere penalizzata nel caso in cui non sia in grado di spegnere i motori in banchina e di utilizzare la tecnica del cold-ironing a causa di un evento di emergenza che va al di là del controllo della nave.
Bunkerworld

21 Agosto 2008 - La riduzione delle emissioni pone problemi commerciali e ambientali
Secondo l'Interferry, i piani per la riduzione delle emissioni provenienti dalle navi incrementano drammaticamente il rischio di un aumento delle emissioni per gli altri settori di trasporto. Infatti, poiché i regolamenti internazionali prevedono delle limitazioni che comportano inevitabilmente un aumento sostanziale dei costi, questo può comportare l'uscita di alcuni settori dell'industria marittima fuori dal mercato con la conseguente necessità di rivolgersi ad altre modalità di trasporto.
Mentre i regolamenti proposti dall'IMO con l'Annesso VI di MARPOL da un lato permettono di ridurre le emissioni inquinanti prodotte dalle navi, dall'altro comportano dei problemi soprattutto in quelle aree di commercio dove è possibile anche raggiungere le destinazioni via terra a costi più contenuti. In tal modo si rischia di incrementare il traffico di auto e camion dando luogo in tal modo ad uno scontro tra gli obiettivi dell'IMO e quelli della Comunità Europea, che incoraggia a spostare il traffico commerciale su vettore alternativi a quello terrestre.
Bunkerworld