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FORUM AMBIENTALE CONS.A.R.
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NEWS AMBIENTALI
19 Giugno 2010 -
L'armatore Ignazio Messina & C. ha prescelto i sistemi di lavaggio scrubber ad acqua di mare Hamworthy Krystallon, in modo che le quattro nuove navi ro-
Le navi, in costruzione presso i cantieri Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering in Corea del Sud, saranno disponibili per la navigazione in tutto il mondo, sebbene la loro area di operazione principale sarà il mar Mediterraneo.
La direttiva dell'Unione europea Ec 2005/33, introdotta nel gennaio di quest'anno, impone un limite alle emissioni di SOx delle navi ormeggiate presso i porti dell'Ue equivalente all'utilizzo di un combustibile allo 0,1 per cento di zolfo.
Questo livello di emissioni può essere raggiunto passando all'utilizzo di un combustibile a basso contenuto di zolfo (Mgo) oppure installando dei sistemi di abbattimento delle emissioni. "Queste navi verranno costruite avendo in mente gli standard ambientali più rigorosi -
Shippingonline.it
26 Aprile 2010 -
È stato questo uno dei risultati principali del vertice annuale fra i quattro big asiatici tenutosi a Zhenjiang in Cina. La nuova etichetta implica da parte dei global carrier uno sforzo collettivo di attuazione di un 'armamento ecologico' al fine di adempiere le loro responsabilità corporate nei confronti dei cittadini. "Tutti i membri dell'Alleanza dovranno adottare ulteriori misure, quali una propulsione ecologica, il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni" affermano i quattro vettori in un comunicato ufficiale congiunto.
Ship2Shore
21 Aprile 2010 -
Il documento dell'Ue è stato però, al centro di un piccolo giallo. La relazione, infatti, faceva parte di un allegato ad un rapporto dello scorso dicembre, che era stato successivamente cancellato. A dare la notizia dei dati allarmanti sulle possibili ripercussioni ambientali dei biocombustibili era stata l'agenzia Reuters che aveva chiesto e ottenuto una copia dell'allegato, invocando il diritto-
Rinnovabili.it
15 Aprile 2010 -
I pannelli solari che lo ricoprono occupano una superficie di 500 metri quadrati. L'imbarcazione, battezzata "PlanetSolar", è lunga 31 metri, larga 15 e alta 7 metri e mezzo.
Per il 2011 si prevede un giro del mondo con scali lungo l'equatore, dove l'avveniristico mezzo marino potrà fare "rifornimento", dal momento che lì il sole batte più forte. Il tour durerà 120 giorni per più di 40.000 chilometri lineari, con una velocità stimata attorno agli otto nodi. Non saranno gli ottanta giorni del noto romanzo di Jules Verne ma la sfida è comunque affascinante.
Due saranno gli skipper a bordo. Il primo, svizzero, Raphael Domjan, è anche il fondatore di PlanetSolar, mentre il secondo, francese, è Gerard d'Aboville, nome che non ha bisogno di presentazione per chi segue la cronaca marittima.
Il catamarano solare è stato costruito nei cantieri di Kiev. La linea del mezzo è aerodinamica e assolutamente affascinante. Una sbirciatina, per i più curiosi, è possibile sul sito del progetto, www.planetsolar.org, in cui possono essere trovate tutte le altre informazioni aggiuntive sull'iniziativa e sul catamarano stesso.
Avvisatore Marittimo della Sicilia
29 Marzo 2010 -
La norma, che è stata proposta da Canada e Stati Uniti due anni fa, sarà in vigore da agosto 2012. Sarà estesa anche alle Hawaii e ad alcuni territori insulari della Francia. Questo perché oggi sono molte le navi che arrivano sulla costa nord-
L'agenzia di Protezione ambientale americana porterà le navi a usare un carburante più raffinato, ma anche più costoso, che porterà a ridurre le emissioni di zolfo del 98 per cento. Il comitato per l'Aria della California stima che queste migliorie costeranno agli armatori 30 mila dollari in più per ogni toccata nei porti dello Stato americano.
Shippingonline
29 Marzo 2010 -
In attesa della sessione dell'IMO (International Maritime Organisation) il MEPC (Marine Environment Protection Committee) ha esaminato la proposta di Giappone, Norvegia e Stati Uniti volta all'incremento dell'adozione di tecniche e misure per la riduzione delle emissioni di CO2 prodotta dalle navi, che non rientrano negli obblighi contenuti dal Protocollo di Kyoto.
Le proposte includono il Piano per l'Efficienza energetica e cercano di supportare anche gli addetti nella valutazione dei nuovi criteri per la costruzione delle imbarcazioni nonché gli standard di consumo di carburanti per le imbarcazioni esistenti e per quelle che verranno costruite.
Alla fine delle consultazioni i delegati hanno però riconosciuto la necessità di nuove sedute per il completamento delle proposte definendole ancora non complete, come ha dichiarato John Aitken, segretario generale della lobby industriale Shipping Emissions Abatement and Trading (SEAaT) che sta lavorando per persuadere all'adozione di norme anti-
Rinnovabili.it
9 Marzo 2010 -
La vela, 60 metri quadrati allacciati ad una corda di 300 metri, è stata prodotta dalla compatriota SkySails che prevede che l'impiego del sistema di trazione sfruttando gli alisei possa ridurre il consumo di carburante fino al 30%.
In realtà per questa fase pilota si parla solo di un meno 10%, ma come spiega Diederik Parlevliet, capo della società Parlevliet & Van der Plas la società che gestisce l'imbarcazione, "la vera sfida per noi è quella di vedere come funziona durante la pesca a strascico, perché allora la nave non si muove seguendo una traiettoria lineare, bensì rotatoria". Già impiegato con successo in navi da carico, il sistema ha, infatti, ora il suo debutto su un peschereccio. Le navi da pesca sono responsabili dell'1% del consumo mondiale di petrolio, ma la soluzione studiata da SkySails potrebbe ridurre la percentuale di oltre il 30%.
Il progetto è finanziato dal Fondo europeo della pesca e dal Lander tedesco di Meclemburgo-
Rinnovabili.it
19 Febbraio 2010 -
Diminuire l'andatura per ridurre le emissioni è un metodo anche economico di rispettare l'ambiente visto che il beneficio deriva dalla riduzione della resistenza e dell'attrito della chiglia della nave con l'acqua. A dichiararlo il direttore del settore sostenibilità ambientale dell'azienda, Soren Stig.
Se anche il comparto aereo riducesse leggermente la velocità di viaggio, il beneficio sarebbe immediato con un aumento della durata di percorrenza stimato in soli 5-
E la riduzione della velocità come strategia a vantaggio dell'ambiente potrebbe interessare anche il trasporto su gomma: secondo le stime dell'International Energy Agency guidando a 55 piuttosto che a 65 miglia orarie si potrebbero tagliare le emissioni di diossido di carbonio rilasciate dalle automobili americane di circa il 20%; un beneficio notevole in termini di qualità dell'aria senza bisogno di mettere mano al portafogli.
Rinnovabili.it
25 Gennaio 2010 -
Formulata dal World Shipping Council e dai suoi membri, la proposta contiene anche nuove normative relative alla progettazione delle nuove imbarcazioni per meglio contribuire al raggiungimento degli standard di rendimento meno inquinanti, proprio come si sta facendo nel settore auto.
Secondo quanto elencato nella proposta le navi attualmente in uso che rispettano gli standard non saranno ulteriormente tassate mentre le unità inquinanti saranno soggette al pagamento di una quota in base ai consumi effettivi di carburante e di conseguenza alle emissioni di CO2 che andrebbero a diminuire, secondo le stime, del 15% entro il 2020.
Il World Shipping Council ha dichiarato di credere molto nella VES e soprattutto nella possibilità che l'IMO riesca a sviluppare un sistema normativo in grado di migliorare l'efficienza della flotta mondiale mirando alla riduzione delle emissioni di inquinanti al fine di proteggere l'ambiente.
La grande novità starà nel fatto che le entrate derivanti dalla nuova tassa potranno essere utilizzate come sussidio ai Paesi in via di Sviluppo oltre che come fondo per la lotta al cambiamento climatico anche mediante l'implemento dell'utilizzo di fonti rinnovabili per la generazione di energia pulita.
Durante la conferenza dell'IMO, in programma per il mese di marzo, i partecipanti decideranno sul da farsi cercando di stabilire le misure da adottare per la salvaguardia dell'ambiente.
Rinnovabili.it