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FORUM AMBIENTALE CONS.A.R.
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NEWS AMBIENTALI
31 Ottobre 2008 -
La Commissione Europea ha affermato che, se non saranno intraprese azioni a livello internazionale riguardanti la limitazione delle emissioni di CO2, è pronta a prendere selle iniziative proprie. L'Unione Europea preferirebbe un approccio di tipo globale ma, se questo non avverrà entro la fine del 2009, allora si guarderà alla possibilità di introdurre una serie di opzioni che includono l'imposizione di tasse sull'uso di bunker fuels per le navi che entrano nei porti europei, tariffe portuali variabili e l'inclusione dello shipping all'interno dell'EU carbon trading scheme.
Bunkerworld
24 Ottobre 2008 -
La nuova opzione ecologica per lo shipping è la nave a gas. Il gas naturale, che ha uno scarso quantitativo di carboni rispetto agli oli minerali, sta diventando sempre più popolare come combustibile marino. Fino ad oggi l'uso era proibito per ragioni di sicurezza dall'IMO. Ma attualmente l'associazione dell'ONU sta lavorando a linee guida provvisorie per consentirne, entro certi limiti, l'uso. Una prima risposta è attesa nel 2009.
Secondo uno dei membri del comitato esecutivo della Germanisher Lloyd, si prevede che dal 2010 ci saranno le basi legali per l'utilizzo, nello shipping internazionale, di gas naturale come combustibile marino insieme ai motori a combustibile. Rispetto al petrolio, il gas naturale ha evidenti benefici ambientali: alto rendimento e buone proprietà ecologiche. Uno studio condotto da GL ha mostrato che navi alimentate da gas non solo ridurrebbero le emissioni ma anche i costi. Il risultato dei loro calcoli è che, dopo 15 anni di operazioni, i costi cumulativi di un sistema a propulsione di alimentazione a gas sarebbero di circa un milione di dollari americani in meno rispetto a quelli di un sistema a propulsione convenzionale.
Shippingonline
23 Ottobre 2008 -
La European Community Shipowners' Association (ECSA) si dichiara perplessa per il limite improvviso dello 0.1% approvato per il contenuto di zolfo nelle aree ECA (Emission Control Areas) a partire dal 2015.
A questo scopo l'ECSA ha organizzato un meeting tra i rappresentanti dei direttorati dei trasporti e dell'ambiente della Comunità Europea per il prossimo mese (7 novembre) per discutere della seria minaccia che tale risoluzione, che comporta l'utilizzo di combustibili con un tenore così basso di zolfo, possa determinare un passaggio dallo short sea shipping al trasporto stradale.
L'impatto del passaggio ai combustibili distillati per raggiungere la conformità con i nuovi limiti potrebbe duplicare i costi di combustibile e aumentare le tariffe fino al 50%.
Nelle aree ECA, che includono alcuni mari del Nord Europa, l'attuale limite dell'1.50% scenderà all'1.00% nel luglio 2010 e allo 0.10% a partire dal gennaio 2015.
La compagnia Interferry ha dichiarato in precedenza che tale passaggio allo 0.10% nelle aree ECA comporterebbe agli operatori navali nord europei un costo extra di 7 miliardi di dollari per i costi di combustibile, determinando un allontanamento dal trasporto marittimo.
Bunkerworld
23 Ottobre 2008 -
La Wartsila ha annunciato di essersi assicurata della sua prima installazione del sistema di propulsione elettrica Low Loss Concept (LLC) su una nave passeggeri. Il sistema è stato sviluppato da Wartsila per risparmiare sui combustibili e sui costi di installazione, così come per ridurre le emissioni e la quantità di spazio necessario per l'installazione delle componenti.
E'stato dichiarato che l'LLC può ridurre le perdite elettriche del 3% il che significa buoni risparmi di combustibile e minore inquinamento.
Il sistema fornisce inoltre migliori prestazioni per quanto riguarda la salute, la sicurezza e l'ambiente (HSE performance) attraverso alcune delle componenti, un minore inquinamento e ed una maggiore ridondanza del sistema.
L'LCC combinato con le operazioni a bassa produzione di fumo consentite dai motori common-
Bunkerworld
10 Ottobre 2008 -
L'IMO sembra aver compiuto scarsi progressi in merito alla questione dello sviluppo di un regime obbligatorio per il controllo delle emissioni di GHG da parte dello shipping internazionale.
Nella discussione apertasi nel meeting MEPC di Londra sono stati introdotti degli strumenti economici che includono l'"emission trading scheme" (ETS) e la crescita dei prezzi di bunker.
Inoltre si è riaperta la discussione in merito al principio di un'applicazione uniforme a tutte le navi indipendentemente dalla bandiera di appartenenza a cui la Cina in particolare continua a mostrarsi resistente. I paesi meno sviluppati richiedono le cosiddette "responsabilità comuni ma differenziate" presenti sia nell'UNFCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) sia nel Protocollo di Kyoto come guida all'IMO per i regolamenti riguardanti le emissioni di GHG.
Il gruppo di lavoro sui GHG ha fatto buoni progressi per quanto riguarda lo sviluppo di un "CO2 Design Index" obbligatorio per le nuove navi.
Poiché la discussione è rimasta bloccata su tale punto, l'MEPC ha stabilito un altro meeting intersessionale per i GHG che sarà tenuto dal 9 al 13 Marzo 2009. L'IMO spera di poter adottare uno strumento vincolante riguardo le emissioni navali di GHG all'MEPC 59 che si terrà il prossimo Luglio 2009. è probabile che a questo punto le singole nazioni introdurranno dei propri regolamenti riguardo i GHG: in particolare l'Unione Europea ha precedentemente lanciato forti messaggi di voler lanciare dei limiti per le emissioni GHG e per quanto possibile introdurre l'ETS anche per il settore navale.
Bunkerworld
9 Ottobre 2008 -
Il comitato MEPC dell'IMO ha formalmente adottato la revisione dell'Annesso VI di MARPOL e l'NOx Technical Code.
Il presidente dell'MEPC Andreas Chrysostomou applaude l'evento che rappresenta una magnifica e storica adozione di regole IMO rivolte al problema dell'inquinamento atmosferico proveniente dalle navi.
La versione finale dell'Annesso VI risulta pienamente in linea con quanto ottenuto durante l'MEPC dello scorso Aprile, approvando degli standard globali per ridurre in maniera significativa le emissioni nocive provenienti dalle navi. Armatori. operatori del settore, costruttori di motori diesel, fornitori di combustibili marini e molte industrie associate saranno interessate dai cambiamenti, che richiedono una graduale riduzione nelle emissioni navali ammissibili di ossidi di zolfo (SOx) e ossidi di azoto (NOx).
Il segretario generale dell'IMO Mitropoulos ha affermato che il consenso generale che è stato raggiunto in merito a queste nuove norme provano l'abilità da parte dell'IMO di produrre importanti strumenti legislativi globali.
Il successo ottenuto nella revisione dell'Annesso VI MARPOL incoraggia ora gli sforzi rivolti alla lotta contro le emissioni GHG prodotte dallo shipping. L'Annesso VI entrerà in vigore a partire dal 1 Luglio 2010.
Bunkerworld
6 Ottobre 2008 -
La proposta avanzata dal Giappone di ritardare l'entrata in vigore della revisione all'Annesso VI MARPOL e all'NOx Technical Code ha ricevuto pieno supporto nelle fasi di apertura dell'MEPC 58 che si tiene a Londra questa settimana.
La proposta è giustificata dal fatto che si ritiene necessario che almeno altri 2 meeting MEPC siano tenuti prima dell'effettiva adozione della revisione. Il Giappone propone quindi lo spostamento della data di attuazione dal 1 marzo 2010 al 1 luglio 2010. Il ritardo, sebbene non vada ad influenzare le decisioni prese durante l'MEPC 57 aiuterebbe ad assicurare una implementazione unitaria evitando ogni possibile confusione. La delegazione norvegese considera questo un "minor change" che consente una regolamentazione più robusta. Oltre alla Norvegia, anche Irlanda, Cina, Corea del Sud, Francia, Grecia, Arabia Saudita, Turchia e Brasile hanno manifestato il loro supporto alla proposta.
In definitiva, questo significa che il limite di zolfo nelle esistenti aree ECA scenderà dall'attuale 1.50% all'1.00% a partire dal 1 luglio 2010.
Bunkerworld
5 Ottobre 2008 -
Al Salone Nautico di Genova è stato presentato in anteprima mondiale il primo yacht ibrido diesel-
L'autonomia di crociera con il diesel è di oltre mille miglia a 10-
Shippingonline
3 Ottobre 2008 -
Le grandi navi oceaniche, secondo un rapporto della Environmental Defense Fund (EDF), emettono negli Stati Uniti lo stesso quantitativo di particolato di 120 impianti alimentati a carbone. I risultati dello studio effettuato rivelano che le grandi navi oceaniche, come quelle da crociera e quelle container, emettono circa 54000 tonnellate di particolato e 745000 tonnellate di NOx, l'equivalente di quello prodotto dalle emissioni di 94 impianti a carbone. Le navi oceaniche risultano inoltre responsabili del 3% delle emissioni di CO2 che equivalgono all'incirca al 40% di tutta la CO2 emessa dal settore dei trasporti.
Il rapporto presenta una serie di raccomandazioni riguardo alla necessità di attuare una politica di protezione che devono essere considerate nel prossimo meeting MEPC previsto per la prossima settimana.
Bunkerworld
3 Ottobre 2008 -
Il RINA di Genova ha annunciato l'introduzione di una nuova notazione di classe per valutare quanto una nave risulti environmentally friendly. La notazione volontaria Green Plus Card si baserà su un indice di prestazione ambientale che include tutte le aree di impatto della nave sull'ambiente, incluse le emissioni gassose. La Green Plus può essere considerata come la nuova generazione della G